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| | Come conoscere Dio personalmente? | |
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+22Piercarlo giosuè parmi Miriam di Magadala Gabriel kate comy3 francescaunitalsiumbra Ilenia Cudivulciul@ zu toto' capo mamma elieli alerrio Maximino cristiana m.rosaria MauroDiGaeta Antonella (FR) Leonardo Antonella piero 26 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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manuela
Numero di messaggi : 29 Età : 50 Localizzazione : torino Data d'iscrizione : 21.01.09
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Ven Mar 25, 2011 2:37 pm | |
| A me viene spontanea una domanda : Ma voi due cosa ci fate quà ???????? Cosa cercate?????? Sarà forse l'inizio di qualcosa di bello che vi sta per capitare ????? Sarà forse arrivato il vostro momento ?????? ........... Ah......sorridete alla vita .... ...... | |
| | | StefanoP
Numero di messaggi : 297 Età : 46 Localizzazione : Villaputzu(CA) Data d'iscrizione : 17.06.08
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Ven Mar 25, 2011 3:40 pm | |
| Quello che ha pensato M.Rosaria è la stessa cosa che ho pensato io...Non farò un giro lungo di parole ma soltanto:Credo In DIO, In Gesù, Nella Madonna, Spirito Santo e Tutti I Santi Vado in Chiesa, seguo Cristo, Il Rosario è diventato il mio pane quotidiano Nessun dubbio sulla mia FEDE, ma solo una preghiera per te Miriam e Gabriel che ancora non avete conosciuto l'amore di DIO.Ognuno segue la propria strada e i propri pensieri rispettando quelli degli altri..evidentemente se vi siete iscritti su questo forum, significa che la vostra di strada non va tanto bene, perchè questa è la strada Giusta, quella dei nostri ammalati Caro Gabriel e Miriam, cercate Gesù con tutte le vostre forze..fate dei pellegrinaggi..vedrete che tutto cambierà..Cerchiamo di essere amici Anche se avete scritto tutte quelle parole, per me siete amici, fratelli Ciao a presto | |
| | | stefy
Numero di messaggi : 489 Età : 38 Localizzazione : Campoli Appennino (FR) Data d'iscrizione : 18.04.08
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Ven Mar 25, 2011 6:39 pm | |
| non scrivo anche io da un bel po' sul forum ma qualche volta mi capita di entrare e leggere i post. non potevo non notare il post di Gabriel e Miriam...assurdo! parto dal presupposto che ognuno di noi puo' esprimere i suoi pensieri poichè viviamo in un Paese democratico con tanto di libertà di parola, ma ci sono modi e modi di farlo di certo non offendendo. mi dispiace che la società odierna porti le persone a comportarsi cosi.se voi non credete che motivo avete di essere scritti su questo forum che altro non è che religioso???? vorrei tanto capire che gusto ci trovate nello scrivere certe cose? credo che dovreste cercare in voi stessi una risposta a tutte le cose che avete scritto. non conosco la vostra vita,il vostro percorso di fede ma perchè non frequentate, come dice il mio fratello Stefano, la chiesa o anche partecipare ad un pellegrinaggio???magari potete capire che tutte le accuse che avete fatto sono scaturite dalla mancanza a ciò. Il Signore è grande e nonostante tutto..vi perdonerà! | |
| | | giosuè
Numero di messaggi : 167 Localizzazione : lombardia Data d'iscrizione : 20.12.10
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Ven Mar 25, 2011 10:58 pm | |
| scusate un fuori onda ma questo tipo a fatto tornare in forum altra gente. | |
| | | giosuè
Numero di messaggi : 167 Localizzazione : lombardia Data d'iscrizione : 20.12.10
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Dom Mar 27, 2011 6:55 pm | |
| Nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna | |
| | | Johannes
Numero di messaggi : 66 Età : 64 Localizzazione : cittadino del mondo Data d'iscrizione : 02.12.08
| Titolo: Re: Come conoscere Dio personalmente? Mar Mar 29, 2011 6:28 pm | |
| Vi chiedo umilmente scusa se provo ad entrare anch’io in questa situazione con un paio di riflessioni personali.
Una situazione del genere l’ho giusto vissuta a Lourdes lo scorso luglio quando, in pellegrinaggio con la lombarda, durante una catechesi riservata ai primini,gruppo di cui io ero componente in quanto primo pellegrinaggio a Lourdes ( …… con la lombarda ….. ), un collega si sfogò, utilizzando anche parole pesanti, dell’attuale situazione della chiesa accusando indiscriminatamente tutti i suoi appartenenti.
Il povero ed incolpevole Padre Biffi si stava trovando in seria difficoltà quando, dal gruppo, qualcuno con voce calma e chiara espose questi pochi concetti ( spero di essere in grado di riproporveli in maniera altrettanto chiara ):
a) più la persona si trova in difficoltà, più reagisce duramente ( la tigre ferita è la più pericolosa perché è terrorizzata ). Nel caso specifico, il disagio profondo veniva dal fatto di sentirsi abbandonati proprio da quei pastori che nel passato tanto hanno fatto per il proprio gregge.
b) gli appartenenti alla Chiesa, volere o volare, sono degli esseri umani e si comportano con la cultura del proprio tempo; non vedo quindi scandalo nel comportarsi come gli altri uomini. Allora ecco che il dialogo e/o la discussione in realtà altro non è se non un momento per distruggere le convinzioni dell’interlocutore e imporre le proprie, l’esempio lo si dà solamente se si è persone di un certo tipo di successo. Da da pensare piuttosto lo stigmatizzare solo nel clero ciò che è realtà comune agli uomini.
c) perché questo senso d’abbandono, quando ciò che veramente è importante nella vita è la tecnologia, la scienza, il cogli l’attimo? Eppure tutti i filosofi del passato, chi più chi meno, hanno tentato di spiegare scientificamente la parte spirituale dell’essere umano, riconoscendone implicitamente l’esistenza. Non è che forse questo senso di terrore derivi dal senso d’abbandono che la nostra parte spirituale sente sempre più prepotentemente e che sempre meno riesce ad essere alleviata tramite aiuti e/o palliativi esterni?
d) in tutto questo marasma, noi cosa abbiamo fatto e/o cosa stiamo facendo per aiutare il nostro prossimo a non sentirsi abbandonato a se stesso, prete o laico che sia. Forse abbiamo sempre preso, per comodità, troppo alla lettera il “diamo da mangiare al prossimo che ha fame”; eppure tutti noi sappiamo anche che “ ….non di solo pane vive l’uomo…”.
Che ci crediate o no, dopo l’esposizione di questi concetti, uscimmo dalla sala della discussione abbastanza silenziosi, ma consapevoli di una realtà fino a quel momento per molti solo intuita se non addirittura ignota.
Anche chi allora si sfogò duramente, si comportò come se avesse scoperto la causa del proprio disagio e nei giorni successivi dialoghi e discussioni … a raffica ……
Johannes
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