Hai ragione, questo è il pezzo che ho inviato alla Unitalsi Ligure per descrivere le mie sensazioni e come presentazione dia al catalogo che alla mostra.
Perchè a Lourdes?
E' proprio una persona comune che trova in questo luogo infiniti spunti e motivi di riflessione per affrontare poi meglio la propria vita e le difficoltà intrinseche che "vivere" in una società complessa come la nostra comunque comporta.
Ho trovato tanto di quel coraggio e dignità in molte di queste persone malate che a tratti in certe situazioni ero "io" il malato.
Ho provato a immaginare me e persone a me care nella necessità di dover affrontare in un futuro situazioni al momento neanche lontanamente auspicabili o per certi versi di immediate di "disagio" o "malattia" per poter meglio capire o immedesimarmi nel ruolo di così tante persone che arrivano a Lourdes da ogni dove con una segreta speranza o preghiera di guarigione nel cuore. Ma non è stato necessario, la magia di Lourdes è proprio questa. Sia che si sia laici o credenti non si puo' non rimanere colpiti da questo luogo, dalla sinergia e dall'entusiasmo di tutte queste migliaia di persone che quotidianamente compiono questo loro pellegrinaggio in questo santuario di pace. Pensavo di trovare "dolore" e di riportare con me una immagine triste e sconsolata, ne sono invece ritornato rafforzato e felice.
Il mio è stato un volontariato atipico in quanto non ero relegato ad aiutare direttamente i malati nel loro vivere quotidiano ma bensì a documentare per quanto possibile il lavoro straordinario fatto dai volontari
Unitalsi e il clima e le situazioni che si respirano in quel luogo così magico e unico.
Spero di esserci in parte riuscito.
Da questa esperienza nasce la mia mostra "Pellegrinaggio a Lourdes" la quale verrà inaugurata presso la Sala Mostre del Museo Archeologico di Finale Ligure - Chiostri di S.Caterina - sabato 5 dicembre 2009.
La data di chiusura dovrebbe essere verso il 10 di gennaio.
Si puo' essere scettici o credenti, a favore o meno ma ritengo che la solennità di questo luogo meriti comunque e sempre "rispetto" e "considerazione" da parti di chiunque si rechi là per necessità, volontariato o semplice curiosità.
A Lourdes in realtà ai di là delle guarigioni miracolose che possono avvenire come no un piccolo miracolo avviene comunque tutti i giorni.
Per il malato che si rechi a Lourdes per la prima volta questi, spesso per la prima volta nel vedere il proprio dolore così largamente vissuto da una miriade di persone, nella stessa situazione o difficoltà, non puo' che non provare un senso di liberazione o comunque di sollievo nel vedere condivisa da così tante persone questa sua pena. Si badi non una "giustificazione" ma una presa di coscienza che lo porta sicuramente a riflettere in questa non "sua" unicità per la prima volta. Non dimentichiamo che molti di questi malati vivono una vita di esclusione e di assoluto isolamento nel loro contesto quotidiano.
Per tutti questi malati e per quelli che ritornano c'è comunque un filo conduttore che dopo questa esperienza li lega in modo indissolubile a Lourdes. Questo filo conduttore è la loro volontà di "ritornare" e di stare nuovamente assieme. Di conseguenza avviene che già alcuni mesi prima di partire e per diversi mesi dopo il loro ritorno queste persone provenienti da ogni dove si cerchino, rimangano in contatto e si scambino impressioni e sensazioni. Questo è secondo me il "vero" miracolo, di cui si parla o conosce poco. Il sentirsi in definitiva meno "soli" prima,durante e dopo.
Sono pertanto infinitamente grato a tutti coloro, Unitalisi di Finale Ligure in prima fila, per avermi permesso di vivere questa esperienza che ha contribuito sicuramente a "migliorarmi" e a farmi "capire" ed "amare" ancora di piu' la mia vita.
Un ringraziamento particolare va ai responsabili della Unitalsi Ligure, sempre provvidi di consigli o suggerimenti che durante la mia permanenza a Lourdes hanno contribuito a fare si che da questa esperienza potesse nascere un reportage, spero, di interesse e richiamo a questo luogo di pellegrinaggio sempre di attualità.
Il catalogo è curato graficamente da un altro volontario della Unitalsi il quale si trovava con me al seguito del pellegrinaggio a Lourdes, e che ringrazio qui pubblicamente: Davide Gracchi, di Savona,