Leggete questo vecchio articolo de LA STAMPA del 15 giugno 1996 relativo ad un'interessante esperienza alla quale ho partecipato... sarebbe bello riproporre un'iniziativa di questo genere, meditate e leggete gente:
LA VALLETTA - Morandi canta ed il pubblico si esalta, applaude, urla <Gianni, Gianni>. Come tante, tantissime volte negli ultimi 30 anni. Eppure non e' il solito concerto: nel salone delle feste di una nave da crociera che fa rotta su Malta il cantante ha di fronte 400 persone in carrozzella e altrettanti accompagnatori dell'UNITALSI, l'associazione che ogni anno organizza pellegrinaggi in treno a Lourdes. Lui, la star, e' sceso dal piedistallo e ha cantato per due ore e mezzo assieme a Barbara Cola. Loro, i volontari che aiutano i disabili, hanno stabilito che un po' di profano non guasta al sacro: la nave, la nuovissima <Fantastic> messa a disposizione dal gruppo Grimaldi, e' piu' comoda dei logori <treni bianchi> affittati dalle FS, e il concerto, l'animazione e le serate in discoteca non nuocciono all'anima (un bel salmo diffuso da tutti gli altoparlanti della nave alle 7 del mattino rimettera' a posto le coscienze). Su tutta l'iniziativa c'e' la benedizione dei vescovi della Toscana, imbarcatisi lunedi' pomeriggio a Napoli con Morandi. Il concerto e' la sera stessa. Ventitre' brani del cantante da solo e quattro con Barbara Cola, tra cui quella <In amore> arrivato secondo a Sanremo. <Un uomo piccolo come me - dice, e poi canta, Morandi - da voi impara tantissimo e riceve il coraggio che non ha>. Il suo primo incontro con i disabili fu a Lourdes due anni fa. <La frase di uno di loro mi ha colpito: "Tu guardi che cosa mi manca. Ma perche' non apprezzi invece cio' che io posso avere piu' di te?">. Il sipario cala che sono quasi le 2 di notte. Poche ore dopo e' gia' ora di ripartire: il cantante sbarca a Malta, promette che tornera'. Ma la vacanza a bordo continua. La felicita' non e' soltanto l'attimo del concerto, giurano gli ospiti della nave. Ognuno ha una storia di sofferenze con cui ha imparato a convivere. C'e' Giuseppe, 27 anni, gli ultimi 10 (e quelli che verranno) trascorsi in un lettino. <Ho riscoperto la vita e la vivo con la massima intensita'>. Non mente, lo dicono i suoi occhi se non bastassero le parole. <Prima dell'incidente che mi ha ridotto cosi' - aggiunge - avevo un sogno: fare una crociera. Ora l'ho coronato>. Cesare e' un down che aveva poca confidenza con l'acqua e ora sguazza felice in piscina. Enzo, tetraplegico, con l'unica mano che riesce a muovere manovra la sua carrozzella e usa il computer che gli serve a comunicare. Storie d'amore nascono, qualcuna finisce. Tonino e' triste perche' la sua Rosaria l'ha lasciato proprio durante la crociera. Giovedi' la nave e' di nuovo a Napoli. C'e' tempo per una sorpresa. E' per l'arcivescovo di Firenze Piovanelli: il presidente dell'UNITALSI Maurizio Scelli gli consegna la maglia con dedica dell'attaccante della Fiorentina Batistuta. E' il simbolo della vittoria della solidarieta'.