Radicati nella carità evangelica, che riesce a scoprire in ogni fratello infermo o bisognoso l’immagine del Cristo sofferente, i componenti dell’UNITALSI, con crescente e fervido dinamismo, hanno continuato a dedicare le proprie cure ed attenzioni per assistere spiritualmente e materialmente gli Ammalati, dando loro la possibilità di recarsi nei più celebri Santuari, luoghi sacri alla pietà cristiana, per ricevervi i sacramenti, offrire le proprie sofferenze a Dio per il bene della Chiesa e dell’umanità e formare quasi un immenso coro di intensa preghiera, resa più pura e meritoria nel crogiolo del dolore, uniti e solidali alla passione di Gesù Cristo.
Proprio perché i fratelli infermi possano avere la consolante esperienza di tali momenti di interiore letizia, auspico che i membri dell’UNITALSI sappiano dare continuamente, con crescente generosità e disinteresse, il loro tempo, i loro sacrifici, la loro pazienza, manifestando e ricercando sempre la carità.
Sono certo che il contatto col dolore umano, contemplato in una prospettiva cristiana della vita, ha certamente arricchito i componenti della vostra Organizzazione, aprendo ad essi nuovi orizzonti di spiritualità e di solidarietà cristiana con tutti i figli di Dio.
[b]Per questo auguro che nell’UNITALSI siano presenti ed operanti, in maniera consistente e generosa, i giovani, capaci di grandi ideali, di grande dedizione, di grandi sacrifici.[/b]
Che gli anni futuri siano ancor più fecondi di bene, di iniziative adeguate ed adatte alle mutate condizioni sociali, e, specialmente, siano ancora più intensi di disponibilità nel rispondere generosamente alle parole di Gesù: “Ero malato e mi avete visitato” (cf. Mt 25,36), mi avete dato il vostro tempo, la vostra gioia, la vostra bontà, il vostro sorriso, la vostra comprensione!
DAL DISCORSO AL CONSIGLIO DELL'UNITALSI