Interessante il tuo interrogativo, Luca! Premetto che, per quel poco che posso sapere, ho riletto un po' "dentro di me" le tappe principali della storia della salvezza ma non accuratamente e con la Bibbia, (ci sarebbe voluto troppo). Spesso cerco volutamente di cogliere nell'A.T. le prefigurazioni del N.T. e delle volte riesco a "leggerle" facilmente a volte meno... Pensando alla domanda che hai posto e a tutti coloro che il Signore ha CHIAMATO per condurre il popolo d'Israele alla salvezza mi viene in mente Abramo che forse più che rispondere a parole ha agito direttamente: senza esitare si è fidato di Dio, si è affidato a Lui soprattutto nel momento della prova e si è messo in "cammino". Penso a Mosè che, dopo i patriarchi, ha "percorso" con il popolo d'Israele un altro tratto di strada...
Riflettendo però sull'ECCOMI di Maria all'annuncio dell'angelo e sul suo proclamarsi SERVA, credo che nell'A.T. un personaggio che con prontezza ha risposto (su suggerimento del sacerdote Eli), il suo ECCOMI alla chiamata di Dio definendosi contemporaneamente SERVO sia stato il profeta Samuele...
Svolgeva il suo servizio al tempio anche per volere di sua madre Anna che appena nato l'aveva consacrato al Signore, avendolo avuto in età avanzata. Il Signore lo chiamò per ben tre volte, ma Samuele per due volte si precipitò da Eli con la convinzione che fosse lui a chiamarlo... Fu proprio Eli però, avendo colto la presenza del Signore, ad "aprìre il suo cuore" e "a mettere sulla sua bocca" le parole "PARLA SIGNORE PERCHE' IL TUO SERVO TI ASCOLTA"... Ciò che mi colpisce di Samuele è che nonostante la sua inconsapevolezza che fosse Dio a chiamarlo, si è fatto servo precipitandosi da Eli per ben due volte consecutive... ed io chissà quante volte non ho aperto e non apro il mio cuore all'ascolto del Signore che attraverso i miei fratelli mi chiama.
Luca, è probabile che nell'A.T. questa formula è ricorrente in altri passi e sarà anche interessante fare una ricerca a proposito.. ci proverò..