Nn ho un titolo... e nn so nemmeno se sia lo spazio giusto..

Stella....questa tua riflessione mi ha portato a una ricca giornata di pensieri...prendersi la responsabilità dei propri sentimenti...non svendersi...hai ragione, ma è difficile...

Il turbinio di sentimenti e sensazioniche ogni giorno ci accompagna molto spesso ci porta a non essere sinceri con noi stessi e a inventare scuse per non prenderci la responsabilità di soffrire o gioire...dobbiamo riuscire ad ascoltare la nostra coscienza e a prendere consapevolezza di quello che abbiamo dentro e di quello che c'è intorno a noi...la consapevolezza degli affetti, degli amori, dei dolori...di tutto ciò che è lontano o vicino...e per fare tutto ciò spesso abbiamo bisogno di un grillo parlante in carne e ossa (o in mouse e tastiera!!!) che ci appoggi e ci sproni

Ecco qui due adorate e profonde pescioline!Quando ci fermiamo a scavare e riflettere, non ci batte nessuno!Scherzo!!!
Però le Vs. riflessioni mi hanno fatto pensare.
Anto, hai ragione, condivido con te, questo momento che anche io mi sono trovata a vivere forse alla tua stessa età!
Un momento in cui hai la necessità di guardarti allo specchio, chiederti chi sei e dove vuoi andare,di scendere anche nel profondo del tuo cuore (con molto timore) e nel momento che cerchi e tocchi le tue profonde VERITA' e prendi coscienza delle tue RESPONSABILITA', anche davanti a momenti di sofferenza, difficoltà, senti il bisogno di farlo per la tua felicità e soprattutto per iniziare a volerti bene, prendendo consapevolezza di ciò che hai dentro che invece tralasci e rimandi, ed iniziando a vivere per ciò che SEI.
Purtroppo come dice la cara Terry, a volte il turbinio di sensazioni che ogni giorno ci accompagna, ci porta a non essere sinceri con noi stessi e ad inventare SCUSE per non prenderci le responsabilità...che la vita stessa ci presenta, proprio perche abbiamo paura per la maggior parte di soffrire! Ma, soprattutto, perchè, vivendo in una società, che essendo basata SULL'APPARIRE e non sull'ESSERE, ci porta il più delle volte, al distrarci dal fermarci un attimo ed ascoltare la nostra voce interiore.
La fede ritengo che in qst percorso mi è stata amica sempre, perchè cmq la vita è bella ma è difficile e bisogna imparare a viverla ogni giorno, anche attraverso la sofferenza di piccole e grandi croci. Perchè è solo quando prendi la croce ed il coraggio di entrare nei meandri e nei buchi neri del dolore o delle cose che ti pesano e costano fatica che hai la possibilità di rinascere o meglio (da cristiani) di RISORGERE!

Scusatemi non sono troppo concentrata, perchè al lavoro, spero di non avervi annoiato!
Ma penso che la condivisione delle nostre esperienze e dei ns. momenti anche se piccoli portino comunque linfa alla nostra crescita.

Baci Barby

Cara Antonella, anche io proprio alla tua età ho rivoluzionato la mia vita, assumendomi le responsabilità di quello che ero veramente e ho mandato all'aria la vita che stavo conducendo, che non era la mia. Vivevo e facevo ogni cosa in funzione degli altri, cioè facevo esattamente tutto ciò che gli altri si aspettavano da me, tralasciando persino la mia Fede profonda. Mi sentivo schiacciata dal Mondo che non era il mio...non mi volevo bene!E così un giorno con grande sofferenza ho tirato fuori la vera Anna Laura e ho iniziato a seguire il mio cuore e la mia testa, ho creato un vuoto in torno a me, ma con coraggio ho affrontato la vita di nuovo e ora alla mia età posso dire di VIVERE e di AMARE sul serio.baci

Grande Anna Laura!
La tua esperienza la sento molto vicina alla mia! Nel senso che mi rivedo un po' in ciò che ha scritto, ma soprattutto nel risultato finale, che è poi la gioia che ti riempie di più il cuore!
Essere se stessi, veri, anche se con poco, ma veri e felici di VIVERE ed AMARE e soprattutto con la consapevolezza che Lui sia l'artefice n°1 della nostra felicità, riconoscendoLO nella nostra vita!!!!!

Grazie barbara, credo che sia la prerogativa di chi ha la consapevolezza del grande dono che ci ha fatto DIO.. LA VITA .. e che quindi abbiamo il dovere di non buttarla via per cose che non ci arricchiscono interiormente, ma che ci tolgono solamente un pezzettino di noi stesse ogni giorno, magari per paura di soffrire, di affrontare la vita e quindi non assolvere alle nostre responsabilità mettendoci in gioco ogni giorno, con la certezza che siamo tutti persone speciali e amate da LUI per come siamo e non per come ci vogliono chi ci circonda. Quindi viviamocela fino in fondo!!!!

grazie ragazze per questo post! Anch'io per anni ho fatto tutto in funzione del giudizio degli altri, sia che facessi ciecamente ciò che mi chiedevano, sia che mi comportassi esattamente all'opposto. Poi dopo il primo pellegrinaggio a Lourdes, 5 anni fa, ho iniziato con grande fatica a cercare la vera Francesca e credetemi non è stato affatto facile! In questo momento mi sento come quei palazzi tutti fasciati durante i restauri... manca solo di togliere i teli... e mostrare il risultato finale. Solo che, arrivata a questo punto ... è imbarazzante, ma... ho paura...Ho una laurea in lingue, un curriculum ottimo, grazie anche ai miei che mi hanno permesso di lavorare in Germania e ...praticamente riposta in un cassetto! Ho fatto diversi lavori, mi sono trovata sempre bene, ma mi mancava sempre qualcosa per essere davvero felice. Così quando mi si è aperta la strada dell'insegnamento, che passo dopo passo ho deciso di seguirla e ho mi sono ritrovata ... un'insegnante di religione ... di scuola primaria e dell'infanzia! Nonostante tutti i problemi adesso posso dire di essere sulla mia strada (anche se ho dovuto ricominciare a studiare), anche se più di una persona è convinta che sia completamente impazzita! C'è un'altra cosa che ultimamente mi tormenta e che vorrei condividere con voi, ma i tempi non sono ancora maturi per farlo.. Per ora vi ringrazio per questo spazio!

Ciao Francesca anche io credo che tu faccia bene ad andare a Vienna con il tuo Ale, che sicuramente se lo aspetta e che avrà un bisogno infinito di avere accanto una persona speciale come te. Tua madre, che dire, i nostri genitori ci amano incondizionatamente e vogliono sempre il meglio per noi, che quasi mai coincide con quello che vogliamo noi, ma sta sicura che anche se in disparte approverà tutto quello che fai, soprattutto se ti vedrà felice e serena. Sai leggendo il tuo racconto, cioè della laurea che hai e che invece hai trovato il tuo mondo in tutt'altro e ti senti veramente soddisfatta ora, mi conforta e vorrei tanto che le tue parole le leggesse il mio ragazzo, magari non sarà la sede per sfogarsi un pò, ma sto passando dei giorni tristissimi, proprio perchè lui avendo conseguito una laurea in ingegneria e lavorando subito uscito dall'università in una grande multinazionale, si sente insoddisfatto ed inrealizzato e sta piombando in uno stato di immobilità che si riflette anche sul nostro rapporto, distaccandosi da me!!Io non so più che fare, perchè è difficile tirargli fuori le parole e non riesco a trovare le parole giuste per confortarlo. L'ultima cosa che gli ho detto stamattina è che il Signore ci ha messo su questa terra non per diventare chissà chi, ma per rispettare il grande dono che ci ha fatto vivendo cristianamente e con umiltà. Sto sbagliando?Scusami se poi alla fine ho parlato di me, comunque io tifo per te!!Vai Francesca!!

Antonella "ABRUZZESE" hai invece creato lo spazio giusto per poter dialogare...di noi...ma soprattutto di Lui!
Cara Francesca, leggendo la tua storia, ho pianto, perchè è proprio così, a volte siamo portati a vivere secondo la nostra testa o quella degli altri (molto spesso i ns. genitori!)e mi riferisco a come la programmiamo secondo i nostri piani e progetti!
I nostri genitori, come del resto accade, e come giustamente ha detto Anna Laura, molto spesso vorrebbero il massimo da noi, la nostra felicità, però secondo i loro progetti, a volte facendoci persino intrapprendere strade e percorsi in qui loro stessi non sono riusciti.
Ma anche fare i genitori non è facile, e loro pur agendo in massima buona fede e secondo loro per il ns. bene, a volte non si rendono conto che, per ognuno di noi, essendo diversi l'uno dall'altro, esiste un progetto differente che il più delle volte è lontano anni luce da ciò che sia loro, sia noi ci siamo prefissati.
Quindi quando troviamo la nostra vera strada, e cioè quella che il Signore ha scelto per noi, loro ci combattono magari con atteggiamenti anche sbagliati, ma è normale, ci vuole del tempo per farli abituare ad un'idea che non era la loro, quello che è importante è che loro vedano che noi siamo veramente e pienamente felici delle nostre scelte!
Tranquilla!Quando loro avranno la sicurezza della tua felicità, capiranno e faranno di tutto per adeguarsi e concorrere a questo.
Non avere paura, inizia a parlare loro a cuore aperto e con convinzione, della tua vita del tuo amore verso gli altri, non temere, il Signore stesso ti darà la Sua luce perchè si compia il progetto che Lui stesso ha deciso per te. La tua FELICITA', solo qst. LUI VUOLE PER NOI anche se spesso il Suo volere non è il nostro! Affidati a Lui, è difficile lo so, ma l'ho sperimentato e te lo posso assicurare, vedrai le meraviglie nella tua vita.
E come dicono le altre care amiche Antonella "NUORESE" ed ANNA LAURA stai vicino al tuo Ale, donagli il tuo amore, soprattutto ora che lui ha bisogno di te! Il donarsi all'altro è riconoscere GESU' nell'altro e forse attraverso questo, inizierai a capire cosa Lui vuole da te!!!
NON AVERE PAURA, NON SEI SOLA, MAI!!!!!

Un forte abbraccio

Ciao Francesca, vivere secondo il giudizio degli altri (che il più delle volte non ti ingabbiano per cattiveria, ma con le migliori intenzioni ...per farti avere il meglio) significa scordarsi ciò che sei "nel profondo". Per questo è importante aprirsi, soprattutto attraverso la scrittura ... e rileggendo"si" magari ci si sorprende di sè.
A me succede ... per questo cerco di scrivere il più possibile, anche perchè nella girandola di sentimenti che giorno dopo giorno ci troviamo a vivere, come dice Antonella, tra il lavoro, la casa, gli amici e tutto quanto, a volte temo di perdere qlc perchè nn riesco a vivere le cose come vorrei.
E se fossi in te .... rileggendo il tuo post, beh penso che partirei per Vienna.
Ti abbraccio forte forte.
Pina

le vostre testimonianze, care francesca e annalaura, sono un modo per farci aprire e parlare di qualcosa di più intimo che ci coinvolge....come ha fatto anche antonella....spesso aprirsi a degli "estranei" (anche se alla fine non siamo poi così estranei) aiuta a vedere con maggiore obiettività la situazione...

cara francesca, ti capisco per questo rapporto con i tuoi genitori...secondo me, visto che sei sicura di quello che provi per ale, devi affrontare con tanta calma e tranquillità i tuoi, dirgli la verità e vedrai che loro, anche se con qualche difficoltà, riusciranno a capirti...purtroppo spesso si è oppressi da "quello che pensa la gente", ma sono sicura che l'amore per i figli va oltre ogni cosa...

cara annalaura...purtroppo crisi del genere capitano e ti stravolgono...costruisci una vita cercando di fare quello che pensi sia giusto per te e ti ritrovi un giorno a dire che in realtà non sei felice e che forse hai sbagliato tutto...e allora rimetti in discussione tutta la tua vita e purtroppo spesso questi momenti di riflessione coinvolgono anche le persone che ti sono più vicine...quello che posso dirti è che devi continuare a fare quello che fai...sostenerlo, ma anche cercare di svegliarlo, di dargli una scossa per farlo tornare a sorridere...e il sostegno della fede in questi casi è fondamentale...