Giunge al termine il pellegrinaggio. Ma per Pompea c’è ancora una piccola sorpresa; d’accordo con il personale UNITALSI a Genova, nel momento della divisione, nel pieno della notte vado nel vagone dove riposa e la saluto dandole un bacio d’arrivederci.
Si torna a casa, ci aspetta il nostro quotidiano ma una forza irresistibile mi diceva di continuare; infatti neanche dopo 15 giorni prendo il treno e vado da lei; momento intenso e altrettanto imbarazzante per me e i suoi; Pompea quando mi vede in casa sua stenta a crederci, e passiamo due giorni unici, anche il ritorno è stato unico, rischiavo di perdere il treno per Torino.
Incomincia un saliscendi che culmina nel mese di Agosto che trascorro le vacanze da lei! Inizio a conoscere la cultura ciociara e quella gastronomica locale.
I mesi volano e stavolta tocca a lei a venire da me nella casa-famiglia dove tutt’ora abitiamo.
Anch’io emozionato ricevo per la prima volta Pompea, anche i miei amici l’accolgono con grande calore e simpatia rimanendo con noi per tre giorni. I mesi susseguono e la TIM e le FERROVIE ringraziano, ma ne vale la pena; l’amore cresce, poco a poco iniziamo a conoscerci e iniziamo a condividere in comune le nostre esperienze, si inizia parlare del nostro futuro, del vivere assieme con gli altri ragazzi, si fanno progetti a breve termine per progettare una vita a due in modo ottimale.
Apro una piccola parentesi per chi non ci conoscesse: io sono affetto da poliomielite, sono abbastanza autonomo, guido e ho un lavoro che mi soddisfa, Pompea ha una tetraparesi spastica provocata da trauma da parto; riesce a camminare con un deambulatore però per i gesti quotidiani deve essere aiutata; ha un hobby molto particolare: lavora all’uncinetto.
E intanto la Santa Vergine lavora ad un uncinetto del tutto particolare, continua a tramare qualcosa….