Preghiera: Sinceri con DIO

Sinceri con DIO

Non dire PADRE se ogni giorno non ti comporti da figlio
Non dire NOSTRO se vivi isolato nel tuo egoismo
Non dire CHE SEI NEI CIELI se pensi alle cose terrene.
Non dire SIA SANTIFICATO IL TUO NOME se non lo onori
Non dire VENGA IL TUO REGNO se lo confondi con il successo materiale,
Non dire SIA FATTA LA TUA VOLONTA' se non l'accetti quando è dolorosa.
Non dire DACCI OGGI IL NOSTRO PANE se non ti preoccupi della gente che ha fame
è senza cultura e senza mezzi per vivere.
Non dire PERDONA I NOSTRI DEBITI se conservi un rancore verso tuo fratello
Non dire NON LASCIARCI CADERE NELLA TENTAZIONE se hai intenzione di continuare a
peccare,
Non dire LIBERACI DAL MALE se non prendi poizione contro il male,
Non dire A M E N se non prendi ul erio le perole del PADRE NOSTRO.

... ma sei davvero convinto di quello che hai scritto??

Io nn condivido pienamente... nel senso... sicuramente la condotta del perfetto cristiano è quella che hai riportato tu ma se ci pensi bene chi di noi riesce ad essere così perfetto?!?
Credo nessuno... ognuno di noi ha qualcosa che nn va nel suo comportamento e nel suo modo di porsi nei confronti dei fratelli!!!
... e allora questo cosa vuol dire... che nessuno di noi è degno di pronunciare le parole del Padre Nostro??

Nn credo sia così, alla fine ognuno di noi è un piccolo o un grande peccatore eppure, se ci pensi bene, ogni preghiera che recitiamo è un'invocazione, è una richiesta di aiuto e solo Lui può davvero leggere nei nostri cuori e capire cosa veramente proviamo e come siamo realmente nel momento in cui ci rivolgiamo a Lui!!!
Credo sia ben più accetta la preghiera di un peccatore che cmq riesce a riconoscere le proprie mancanze e ad invocare il Suo aiuto e il Suo perdono piuttosto che la preghiera di chi si professa un "santarello"....

Nn possiamo essere giudici della sincerità che abbiamo quando preghiamo........

ok antonella.......però dobbiamo essere consapevoli che abbiamo dei peccati da curare nel senso che la nostra vita sta attraverso la croce e la nostra santificazione

Beh Luca credo che bene o male tutti siamo consapevoli di aver dei peccati da curare... e credo che la preghiera in generale sia un mezzo per pentirci... quindi nn deve essere preclusa a nessuno, nemmeno al peggior peccatore che esista sulla faccia della terra!!!

Invece, secondo quello che hai scritto tu l'altro giorno, nn è proprio così....
A priori escludi la possibilità che la preghiera di una persona che nn rispetta determinati canoni possa essere una preghiera gradita a Dio!!!
Nn è così... credo che uno dei peccati più brutti sia il nn riconoscere di aver peccato... sai quanta gente va in giro e si professa come la migliore del mondo e, invece, si comporta malissimo...

Essere peccatore nn vuol dire solo uccidere o rubare o che ne so io... siamo peccatori anche quando apriamo la bocca e gli diamo fiato senza capire quel che diciamo e feriamo le persone... anche quello è un grosso peccato...

La preghiera è il mezzo per elevare le nostre anime a Dio, per sentirci un tutt'uno con Lui... chi siamo noi per giudicare gli altri e dire se son degni o meno di pronunciare quelle parole?!?
Nn siamo capaci di giudicare noi stessi... figuriamoci gli altri!!!

...Sono d'accordo con Antonella sul fatto che forse non è così necessario soffermarsi a riflettere su quanto il nostro essere peccatori, (in relazione alla nostra stessa umanità), debba renderci più o meno degni di recitare questa preghiera. Mi viene da pensare invece che il PADRE NOSTRO è la preghiera che Gesù stesso ha rivolto al Padre chiamandolo "Abbà", cioè caro Padre, "Papà"...l' ha insegnata ai suoi discepoli per invocare Dio con questo nome tenerissimo e personale... ed in essa si chiedono a Dio Padre le cose più importanti per l'uomo...

La preghiera citata apparve anche alcuni anni fa nella mia parrocchia. In effetti ebbi anch'io la brutta e sgardevole sensazione di trovarmi di fronte ad un'imposizione, ad un monito di perfezione e purezza. Se poi uno ci riflette, comunque, nota che è stata concepita solo col semplice intento di far maturare una preghiera attenta.